Il mercato è storicamente luogo di relazioni e vicinanza, dove accanto alla vendita si possono intrattenere legami di fiducia e vicinanza.
Nel 2018 abbiamo così identificato il mercato rionale del Venerdì pomeriggio in piazzale Gramsci, come nostro esordio!
Le dimensioni di un mercato contenuto, di 6/7 banchi, sono ideali per mantenere alta l’attenzione alle persone che ne usufruiscono, senza troppa fretta o frenesia. Chi infatti frequenta questo mercato apprezza molto, oltre alla qualità dei prodotti, il clima quasi famigliare che si è via via instaurato.
Mossi dalla curiosità sono molti che si sono avvicinati ai nostri prodotti, tanti ne hanno fatto un punto fisso della propria spesa settimanale, e alcuni sono anche contenti di condividere con i nostri operatori qualche chiacchera in più. È l’occasione per chi lavora con noi, o per i volontari della nostra OdV, di coltivare qualche bel rapporto, fatto di vicinanza e cura, per sentirsi parte attiva di una città, di una comunità. In particolare nella piazza del venerdì, è ormai famosa una signora, che nonostante gli acciacchi dell’età, ogni settimana arriva al mercato con la sua piccola cinquecento d’altri tempi, riempie le sue tante borsine con i prodotti di tutti i banchi e sorridente racconta un po’ della propria vita.
I mercati hanno questo potere intrinseco: rendono viva e animata una piazza che magari in altri giorni è riempita da parcheggi o da un via vai di passaggio.
Ecco perché ci siamo messi in moto nella ricerca di un autofurgone che potesse fare al caso nostro: con una vetrina refrigerata che potesse contenere i prodotti di gastronomia green e con uno spazio espositivo per la frutta e la verdura dei nostri orti.
E proprio per invogliarvi ancora di più ad animare questi momenti, nel 2019 abbiamo aggiunto nella nostra proposta il pane fresco prodotto dai detenuti della casa circondariale di Mantova. Grazie al progetto “Sapori di Libertà” della Associazione Libra onlus, ogni giorno il carcere sforna ottimi panini all’olio, integrali o ai multi cereali, abitualmente destinati alle mense di scuole, aziende o dell’ospedale; ma che potete sempre trovare anche al nostro banco.
Infine, al mercato come tutti sappiamo anche l’occhio vuole la sua parte, e quindi come ultimo passo (per ora) in ordine di tempo, abbiamo attivato una collaborazione con Laura, una giovane graphic designer e illustratrice, e ideato le grafiche che ad oggi decorano il nostro furgone e non solo.
Gli appuntamenti al mercato sono ora aumentati e, oltre a quello del Venerdì pomeriggio in piazzale Gramsci, si è aggiunto il mercato del Lungo Rio al Sabato.
Nella nostra sede di Mottella stavamo piano piano iniziando a occupare la cucina che la Comunità di accoglienza Mamrè stava dismettendo quando qualche amico ha iniziato a chiederci di preparargli una cena per una festa.
Poi il gruppo della Sororità ci ha coinvolti un loro incontro in Seminario, chiedendo di portare i nostri piatti per il rinfresco…e così dal semplice allestimento che potete vedere in foto (correva l'anno 2015) sono nati nostri catering!
Portare i nostri piatti in tavole sempre diverse è stata la chiusura di un cerchio ideale, che parte dalla fatica e dalla cura messe negli orti e passa dall’attenzione e dall’abilità richieste in cucina.
Ma non solo!
L’impatto che ha portare direttamente in tavola le proprie preparazioni è davvero sorprendente.
Alcune nostre cuoche hanno visto per la prima volta apprezzati piatti, anche della loro terra, da decine o centinaia di persone e questo ha cambiato il modo di leggere sé stesse e di considerare le proprie capacità. Chiunque abbia cucinato per altri, sa come ci si può sentire bene al solo pensiero di chi gusterà quanto si sta cucinando, e parte dell’impegno si direziona proprio verso la soddisfazione di vedere contento chi quel piatto lo consumerà. Sono diverse le persone che servendo dietro ad un tavolo di buffet hanno pian piano modificato il proprio sguardo, ritornando ad avere più convinzione e fiducia.
Uno dei nostri slogan è “Seminiamo bellezza” perché forte è la nostra convinzione che aspirare al “bello” possa portare a rileggere le nostre vite con una visione più attiva e positiva.
Fare un servizio di catering infatti, non è una semplice distribuzione di cibo o bevande, ma comporta un lavoro di cura dei dettagli, di precisione, di presentazione, di ricerca del “bello”. Che si tratti della composizione di un centrotavola o della disposizione dei bicchieri, dell’impiattamento o della piega dei tovaglioli, presentare qualcosa al meglio, permette di entrare in contatto con la parte di bellezza che appartiene a tutti noi, contagiando non poco anche la visione della propria persona.
Portare al tavolo qualcosa che viene apprezzato, trasforma quei semplici ma sentiti complimenti in convinzione personale, in orgoglio e voglia di impegnarsi.
Altre volte poi sono stati addirittura i posti in cui ci siamo imbattuti ad averci chiamati a queste attenzioni: con i nostri tavoli e nostri piatti siamo entrati a Palazzo Te, a Palazzo Ducale e Palazzo d’Arco, al teatro Bibiena e al teatro Sociale, a villa Schiarino e a villa Cavriani, e poi Parcobaleno e i Giardini Valentini e tanti altri.
Che siano attorno a noi o dentro di noi le cose belle per fortuna sono molte, anche se spesso vengono abbandonate, dimenticate o svalutate. Può sembrare strano ma a Hortus siamo convinti che anche un microscopico passo come un servizio di catering ben curato, possa servire a riportare alla luce capacità, convinzioni e fiducia.
Gli stessi semplici ingredienti (acqua, farina, olio) hanno preso forme e sapori molto differenti: i 5 pani infatti erano l’esempio di quanta ricchezza potessero portare in tavola culture ed esperienze così diverse. Con del semplice pane avevamo portato in tavola piccoli assaggi di Italia, Marocco e Bangladesh.
Quando poi nel 2015 abbiamo iniziato a costruire i nostri menu, abbiamo voluto preservare questa ricchezza, dandole valore proprio perché si tratta di una cucina “includente”. Una cucina senza carne è in grado di mettere a tavola tutto il mondo: cereali, legumi, verdure sono parte delle tradizioni di tutte le culture.
Da qui hanno preso forma le nostre ricette. Proposte tipicamente locali (lasagne, erbazzone, insalate di riso, sbrisolona…), sono state affiancate da piatti con origini più lontane (dahl, taboulè, ma anche crumble e crepes...), e poi, senza quasi volerlo sono nate proposte decisamente nuove, miscuglio nuovo di ingredienti, spezie e tradizioni.
Le tante donne (più di 20) che negli anni hanno animato il nostro laboratorio di cucina a Mottella, hanno contribuito a costruire quello che ad oggi è il nostro menu, dando un senso più profondo a quella che sembra una scelta vegetariana tout court.
Senza soffermarci troppo sulle motivazioni di ognuno, è però ormai certo che un cambiamento di abitudini alimentari orientato alla diminuzione di consumo di carne, porterà effetti positivi sia al nostro corpo sia soprattutto al nostro pianeta.
Ecco quindi che sentirsi bene, facendo e facendosi del bene si intreccia nuovamente in un circolo virtuoso che potete ritrovare ogni volta nelle confezioni pronte al nostro banco mercato o nei piatti serviti ai nostri catering.
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